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Amici di penna: quali sono le nuove generazioni di pen-pal?

Amici di penna: quali sono le nuove generazioni di pen-pal? … se ancora ci sono… Come evolvono queste amicizie? Sono ancora consigliate?

 

Quando andavo a scuola io, moooolti anni fa… (LOL), si usava proporre ai bambini/ragazzini delle medie, di avere un pen-pal in lingua straniera, con cui fare amicizia così da fare pratica e utilizzare la lingua, principalmente scritta, ma anche parlata se poi ci si sentiva al telefono.

 

Avete avuto anche voi amici/amiche di penna? Che ricordi avete? Positivi o negativi?

 

Vi racconto la mia esperienza. Io ho avuto due amiche di penna, una svedese e una francese. Con la svedese ci siamo scritte per poco tempo e ricordo che non era una corrispondenza molto frequente o ricca, si limitava a brevi lettere. Invece la mia amica di penna francese mi scriveva lunghe lettere, mi parlava della sua famiglia e mi mandava anche le loro foto (che ancora conservo) e mi scriveva spesso. Io facevo altrettanto, sia per ricambiare la gentilezza che perché mi faceva piacere. Si stava costruendo un bel rapporto di amicizia. Ricordo che attendevo le sue lettere con trepidazione, controllando la cassetta della posta ogni giorno quando rientravo da scuola. Stavamo anche pianificando uno scambio estivo in cui io sarei potuta andare a stare da lei e lei venire a trovare me. Poi improvvisamente smise di scrivermi e anche quando io la ricontattai più volte scrivendole di nuovo non mi rispose. Al tempo non c’erano e-mail o cellulari e non ci eravamo scambiate il  numero di telefono. Quindi non riuscì più ad avere sue notizie, svanì nel nulla e spesso mi chiedo se le fosse successo qualcosa. In quel periodo ci furono forti alluvioni in Francia, chissà che lei e la sua famiglia ne fossero state colpite. Anche se non seppi mai il perché dell’interruzione e ci rimasi male, conservo un bel ricordo di quell’esperienza e ho ancora le sue lettere.

 

Come può essere un’amicizia di penna al giorno d’oggi? Forse dovremmo cambiarle nome e chiamarla “IT-friend” o qualcosa di simile, perché al giorno d’oggi si baserebbe sulla tecnologia: e-mails, videochiamate, messaggi WhatsApp ecc… Eh si, sarebbe un po’ diversa! Non ci sarebbe più l’attesa della letterina nella posta. Non più la scrittura personale nero su bianco. Viviamo in un periodo profondamente diverso, anche se sono passati solo 20/30 anni. Tante cose sono cambiate, grazie e a causa della tecnologia. La nuova generazione non sa più cos’è l’attesa. I giovani d’oggi conoscono solo il tutto e subito.

 

Ma c’è comunque qualcosa che un’amicizia di questo tipo potrebbe dare ai nostri figli bilingue? Io direi di si!

 

Mia figlia è ancora alle elementari e con la scuola ha solo un amico di penna italiano, il cui contatto è stato passato dalle maestre, bimbo di un’altra scuola di Bologna, a cui ha scritto solo un paio di lettere durante l’anno.

 

Ha però conosciuto una bimba scozzese in vacanza la scorsa estate, con la quale stiamo cercando di tenere i rapporti. E così appena possiamo si sentono in videochiamata, organizzando ogni tanto dei mini laboratori “art & craft” da fare in contemporanea durante la chiamata. Inoltre i genitori amano l’Italia e hanno programmato anche quest’anno la solita vacanza in Toscana (dove ci siamo conosciuti lo scorso anno) e passeranno a trovarci a Bologna.

 

Mia figlia è entusiasta della sua amica scozzese e vedo come il parlare con lei la stimola nel pensare a cosa dirle, chiedermi parole nuove o che non ricorda in quel momento, per cose che vorrebbe raccontarle. La speranza è che proseguiranno questa amicizia e chissà un giorno potremo andare noi a trovare loro, oppure quando saranno più grandi organizzare uno scambio estivo.

 

Credo che sia molto importante per i nostri figli avere degli amici della loro età con cui usare la seconda lingua. Questo consente loro di avere maggiore motivazione nel volerla migliorare e nell’imparare nuovi vocaboli, oltre alla possibilità di utilizzarla e quindi di fare pratica. Pensare inoltre che crescendo, se questa amicizia riesce a mantenersi nel tempo a e fiorire, potrebbe dare loro la possibilità di fare importanti esperienze all’estero, senza dover pagare una fortuna. Ogni bimbo/a sta un po’ di tempo con la famiglia dell’altro. Vive con loro, assapora la loro cultura e pratica la lingua a tempo pieno. Poi se si vuole aggiungere un corso di lingua mentre si è lì ancora meglio, ma non è indispensabile.

 

Si risparmierebbero così anche i soldi di quelle vacanze estive organizzate, che per quanto siano esperienze molto belle e utili, sono purtroppo molto costose ! In queste esperienze organizzate, non si sa in quale famiglia i ragazzi vanno a stare, a volte si trovano molto bene ma altre volte è tanta fatica e l’esperienza non è più così positiva.

 

Un amico/a di penna, anche in questa nuova modalità digitale è sicuramente un “PLUS” da non sottovalutare, quindi cercate tutte le occasioni possibili, tramite conoscenze estive o tramite la scuola o anche tramite siti di lingua o di scambio culturale. Incentivate i vostri figli a coltivare queste amicizie per vantaggi immediati e futuri! A volte devono essere un po’ seguiti, un po’ spinti a rimanere in contatto, almeno quando sono più piccoli, come in questo caso.

 

E intanto proseguite con il fantastico lavoro che state facendo nel crescere i vostri figli (o studenti) bilingue e siate fieri di voi.

 

Se avete dubbi o domande scrivetemi tramite il link contattami.

 

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Have a great bilingual adventure!

 

Lots of love to you all, Monica XXX

 

 

 

 

 

 

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