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How important it is to stick to the plan?

La costanza paga, si sa. Ma è davvero difficile a volte essere costanti, per tante ragioni. Possiamo dire che solo se si è costanti i bambini impareranno la seconda (e/o terza lingua) che il genitore o educatore gli vuole trasmettere? Oppure anche senza la costanza di rimanere “fedeli al piano” di esposizione alla seconda lingua, avremo dei risultati? Non è proprio così bianco e nero come si possa pensare.

 

 

 

Che la costanza sia importante in tanti aspetti (se non tutti) della nostra vita, ne siamo coscienti. È necessaria anche solo per affrontare ogni giornata al mattino, quando ci alziamo dopo che è suonata la sveglia, per andare al lavoro, per fare esercizio fisico e/o mantenersi in linea.

 

Come dico sempre io ai miei studenti, imparare una lingua è un po’ come fare esercizio fisico. Meglio poco tutti i giorni che troppo tutto assieme. Ma soprattutto per vedere i risultati ci vuole tempo e costanza, e come si smette di fare pratica si “torna indietro”, e bisogna poi ricominciare di nuovo quando si riparte, anche se non proprio da capo, quasi.

 

Quindi non posso dire che la costanza non sia importante, se non fondamentale, per crescere un bambino bilingue (o plurilingue), sia che la lingua che vogliamo trasmettere sia quella nostra madre o una seconda lingua. Certo se è la nostra lingua madre può sembrare più facile, ma se è comunque una lingua non parlata nell’ambiente in cui viviamo, sarà pur sempre una lingua “straniera”, e quindi non sarà sempre facile parlarla a nostro/a figlio/a.

 

Ci sono tanti aspetti della vita che ci possono portare ad “allentare la presa” e perdere l’abitudine di comunicare con i nostri figli nella seconda o terza lingua. La vita frenetica che facciamo a volte ci porta ad usare la lingua che è più facile, più immediata (nel mio caso l’italiano, mia lingua madre e lingua dell’ambiente in cui viviamo). Ma anche un allontanamento dai figli, un periodo di difficoltà o crisi famigliare, possono essere tanti i motivi per cui per un periodo non riusciamo ad attenerci al nostro piano bilingue. Che fare allora? Mollare fin da subito? Provarci ma se non ci si riesce mollare dopo?

 

Direi di no, in nessuno dei due casi. Intanto non partire con l’idea che sia impossibile essere costanti, e quindi impossibile avere dei risultati, perché non è così. Certo la costanza è importante in questo progetto di trasmissione della seconda lingua, e deve essere la nostra priorità! Ma non possiamo partire con il pensiero che, se non riusciamo ad esserlo sempre, come è facile che sia, allora non ne vale la pena. Anzi! Qualsiasi livello di costanza riusciamo ad ottenere, sarà sempre meglio di nulla. Se il progetto iniziale di esposizione alla seconda lingua non potrà essere mantenuto, e l’esposizione sarà minore di quanto pianificato inizialmente, sarà sempre meglio di nulla. Quindi tra 0 e 10 è comunque meglio 5 che 0.

 

Perciò pensate sempre che, se anche vostro/a figlio/a non sarà fluente nella seconda lingua quanto avreste voluto per lui/lei, sarà comunque sempre un buon risultato quello che riuscirete ad ottenere, perché sarà meglio di niente.

 

Quindi si, la costanza paga, e studi dimostrano che i figli di genitori che sono costanti nell’uso della seconda lingua in famiglia ottengono buoni risultati (come menzionato anche in questo articolo: https://multilingualparenting.com/bilingual-children-consistency/). Ma questo non vuol dire che chi non è costante non possa comunque ottenerne.

 

La lingua è comunicazione e come tale deve essere anche connessione. Ricordate sempre che, per quanto il vostro progetto di bilinguismo è importante, non deve mettersi in mezzo tra voi e la buona comunicazione con i vostri bimbi. Siate flessibili e lavorate per ottenere i risultati, senza compromettere la vostra comunicazione/relazione con loro. Ci saranno momenti difficili, magari anche di rifiuto della seconda lingua. Voi proseguite nel progetto, sapendo che fate la cosa giusta, ma cercando sempre di assecondare la volontà e il desiderio del bambino, e trovando il modo di mantenere questa connessione e buona comunicazione, senza forzare la mano. Sarà un momento passeggero e, se lo affrontate con serenità e senza irrigidirvi, passerà senza lasciare traccia.

 

Quando per qualsiasi motivo la costanza viene a mancare e si perde “la retta via”, potete sempre cercare di aggiustare il tiro e tornare piano piano a quello che era il vostro progetto iniziale. Se per qualche motivo invece le circostanze sono cambiate ed il progetto iniziale non è più fattibile, allora non mollate. Basta rivederlo, riorganizzare il tutto, ridimensionare il progetto in base alla situazione attuale.

 

Non perdetevi d’animo, e se anche avete perso un po’ di tempo e siete tornati un po’ indietro, siete sempre in tempo per rimediare e in poco tempo ritornare al punto di arrivo di prima della fase di stallo.

 

La costanza e la perseveranza devono essere la vostra meta, ma non uno scoglio che vi porta a mollare alla prima difficoltà.

 

Ogni famiglia/situazione è diversa. Non paragonatevi agli altri. E’ questione di trovare the right balance, what works for your family.

 

Quindi se hai perso un po’ la strada, rivedi il tuo progetto, e ricomincia. Fatti guidare dal mio sito con alcune idee per introdurre l’inglese in famiglia. Rivedi il tuo progetto e ricomincia con entusiasmo! E ricorda che poco è meglio di niente!

 

Se hai bisogno di una consulenza più specifica contattami!

 

Buon proseguimento!